Il Vino Canario, la cui qualità è ormai ben nota al mondo intero, nell’ultimo Concorso Internazione che si è tenuto a Sarre in Val d’Aosta, ha vinto numerosi premi ed ha ottenuto svariati riconoscimenti particolari. Ben 22 Vini Canari sono stati premiati facendo man bassa di medaglie d’oro. Al concorso hanno partecipato 602 vini provenienti da 9 Paesi diversi.
Clicca qui per leggere l’intero articolo
Vino delle Isole Canarie … che delizia! La sua storia parte da molto lontano, furono gli inglesi a conquistare nel 1400 le Isole Canarie, oggi appartenenti alla Spagna. Il terreno accidentato, da cui sono caratterizzate, soprattutto quelle occidentali, fece sì che la conquista durò per l’intero secolo. L’ultima isola ad essere conquistata fu Tenerife nel 1496. Quindi le prime vigne su Tenerife, sono del 1497. Le isole di Lanzarote e Fuerteventura furono invece conquistate quasi un secolo prima dal francese Juan de Betancourt, che già all’epoca impiantò le prime vigne. Infatti, già all’inizio del 1500 i vini delle Canarie erano noti per la loro qualità, esportati a Madera ed in Inghilterra. Molto apprezzati soprattutto i vini dolci provenienti da uve di Malvasia di Candia, conosciuti come Canarias o Canary.
Alla fine dell’ottocento due furono le cause principali della distruzione dei vigneti: l’oidio nel 1852 e la peronospora nel 1878. I traffici commerciali, favoriti dalla posizione geografica di queste isole, che tanto lustro avevano finora apportato, finirono dopo tre secoli. Per decenni il vino venne prodotto solo per uso locale. Nel 1985 venne definito il disciplinare della denominazione di origine controllata Tacoronte-Acentejo, la prima a proporsi di rinnovare i vigneti secondo dei criteri moderni per restituire al vino le caratteristiche di qualità perse nel tempo, regolando la produzione. E così si ottenne la denominazione di origine controllata in tutte le isole dell’arcipelago.
La prima trasformazione affrontata è stata quella delle forme d’impianto. La pratica di coltivazione tradizionale avveniva un tempo con lo sfruttamento promiscuo dei terreni. Negli ultimi anni, invece, gli impianti a spalliera, dalla maggiore densità di ceppi per ettaro, hanno contribuito ad elevare il livello qualitativo delle uve e le doti organolettiche dei vini, eliminando le altre colture fra i filari.
La seconda trasformazione è avvenuta in cantina, adattando le moderne tecnologie alle antiche pratiche di vinificazione. Garante di questi impegni è il Consejo Regulador di ogni denominazione di origine controllata. Quello della prima nata tra le DOC, Tacoronte-Acentejo è composto oggi da oltre 1.500 vignaioli e da oltre 40 cantine. I vigneti delle Canarie sono posti su forti pendenze, su suoli molto accidentati, di difficile irrigazione, poveri, con strati di cenere, lastre di roccia, detriti di pietre vulcaniche e tutti difficilmente lavorabili con i mezzi meccanici adatti alla riduzione dei costi di produzione ed al mantenimento dei prezzi correnti di mercato.
Oggi l’unica coltivazione resistente alle intemperie ed alla siccità in luoghi tanto inaccessibili, si è rivelata la vite, che contribuisce notevolmente a combattere l’erosione e la desertificazione dei terreni di origine vulcanica e a preservare la bellezza dei paesaggi ed un ambiente sano e godibile turisticamente, la principale risorsa di queste isole. Anche per questo è in atto una terza trasformazione, sulla base dei criteri della politica agricola comunitaria per la conservazione dell’ambiente e del paesaggio, che richiede un’estensione dei vigneti e quindi una riduzione delle rese di uve per ettaro. Vigneti di età superiore ai 40 anni che rinascono, nuovi impianti che vengono messi a dimora su terreni di forte pendenza resi coltivabili da spettacolari terrazzamenti costruiti su muretti a secco, a partire da 200 metri sul livello del mare, fino a raggiungere i 2 mila metri per un totale di 18.932 ettari distribuiti per la maggior parte su fondi di piccole dimensioni dalla topografia molto accidentata.
I vini delle isole canarie hanno ottenuto la loro prima DO, Denomination de Origen, nell’Isola di Tenerife, solo nel 1992, ma quest’arcipelago vanta comunque un notevole trascorso enologico. A Tenerife si fa il vino da oltre 500 anni e fino agli anni 50 l’esportazione verso Europa ed America rappresentava la principale risorsa economica. Il suolo di origine vulcanica dona a questi vini un carattere unico. Ultimo ma non ultimo, un aspetto fondamentale è dato dal fatto che la filossera, un insetto di origine americana che intacca le foglie e comporta la morte dell’intero vigneto, non ha mai colpito le vigne canarie e quindi questi vini sono stati prodotti dalle stesse piante centenarie, mentre nel resto del mondo i vigneti esistenti hanno meno di 100 anni.
Oggi la produzione vinicola canaria sta tornando a livelli importanti, con un buon 80% per il fabbisogno nazionale, un 10% per il mercato spagnolo e il restante 10% per il resto del mondo. Per ciò che riguarda la genesi di questi vini, scopriamo cosa li rende così particolari. Queste isole di origine vulcanica, situate a poche centinaia di chilometri dalle coste sahariane, sono caratterizzate da poche piogge durante tutto l’anno. Il terreno è ricoperto da un manto di lava tritata che lo rende molto arido; su questo terreno ogni pianta trova il suo spazio in grandi buche scavate a mano, protette dai venti Alisei con dei muretti a secco. Qui ogni ettaro rende poco più di un quintale di prodotto, ogni attività viene svolta rigorosamente a mano, la resa finale conferisce, ogni stagione, 7-8 milioni circa di bottiglie. El Grifo è la più antica azienda ancora in produzione di tutte le Isole Canarie e dell’intera Spagna. Fondata nel 1775, è ancor oggi un business di famiglia. I locali della vecchia struttura offrono un salto nel passato, con la splendida biblioteca che ospita alcune migliaia di libri antichi. Protagonisti, i vitigni autoctoni: Malvasía vulcanica e Moscatel fra i bianchi, Listán negro fra i rossi. Fra le Malvasie brilla quella secca, nelle due versioni (in acciaio o barricato).
Nell’Isola di Tenerife, la vecchia capitale, La Laguna, è stata inserita dall’Unesco nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. È una cittadina affascinante, caratterizzata da un clima fresco e variabile. Di fatto è un’ottima base per partire alla scoperta delle cinque Denominatión di Tenerife: Abona, Tacoronte-Acentejo, Valle de Güimar, Valle de la Orotava e Ycoden-Daute-Isora. Cinque zone vinicole per un totale di circa 80 Cantine. Per farsi un’idea generale della produzione vinicola di Tenerife bisogna andare a El Sauzal, alla Casa del Vino La Baranda. La struttura, a picco sul mare, fra i vigneti, in una villa padronale perfettamente ristrutturata, ospita il Museo del Vino, l’enoteca e la sala di degustazione. Nel contempo si è attivata la promozione di viaggi a tema enologico con incontri dei più quotati esperti nei migliori ristoranti delle località spagnole e canarie.
I vini canari sono di quattro principali tipologie: bianchi, rosati, rossi, dolci naturali. Ogni Denominazione di Origine dona caratteristiche differenti ed uniche alle uve coltivate grazie alle differenze dettate dai circa 500 microclimi esistenti sulle Isole.
Tra pochi giorni sarà tempo di vendemmia e quest’anno le previsioni sono per un’annata eccezionale sia sotto il profilo qualitativo sia sotto il profilo quantitativo. Sono stati fatti molti investimenti sia da parte degli agricoltori, sia da parte delle Cantine al fine di aumentare la produzione mantenendo però l’attuale livello qualitativo ed in taluni casi aumentandolo.
Bodegas Marba si propone come una delle più interessanti realtà delle Isole Canarie riguardo alla produzione del vino.
I suoi vini sono molto ricercati e di qualità eccezionale. Attualmente la cantina ha una capacità di circa 42.000 litri, suddivisa in depositi in acciaio inox, barrique di rovere francese e rovere americano.
La Cantina è perfettamente strutturata all’interno di una Tenuta che si trova nei pressi del comune di Tegueste, all’interno vi è anche una sala di degustazione recentemente ristrutturata, dove si possono degustare tutti i vini da essa prodotti in compagnia dell’enologo che cura personalmente la produzione.
Il team che lavora in questa fantastica azienda conta un lungo percorso professionale nel settore vitivinicolo, anni di esperienza che sono serviti per acquisire tutte le conoscenze necessarie per completare lo sviluppo di un prodotto già di per se è di altissima qualità.
L’impegno costante della famiglia Martin Cruz Baez è di migliorare, anno per anno, la qualità dei propri vini, innovando continuamente gli impianti gli produzione ed investendo nella formazione di personale esperto in viticoltura ed in enologia.
Il segreto di Marba ad ogni modo, non risiede solo sull’impiego di macchinari ed attrezzature all’avanguardia, questa Cantina può contare anche su una ottimale posizione dei propri vigneti, tutti posizionati su terreno vulcanico, ad alta insolazione e situati in altitudini comprese tra i 300 ed i 500 metri sopra il livello del mare.
Tutto ciò, unitamente all’orientamento delle vigne verso il mare, esposte quindi all’umidità degli Alisei, consente di donare alle varietà coltivate delle caratteristiche uniche.
I vigneti di proprietà si estendono su 6,3 ettari e si trovano nei comuni di Tegueste, La Laguna ed El Sauzal. Su questa area vengono coltivate varietà di uve autoctone, che nel caso dei Vini Rossi sono il Listán Negro, il Negramoll, il Castellana, il Tintilla ed il Vijariego Tinto.
I Vini Bianchi invece, anch’essi prevalentemente autoctoni, sono il Listán Blanco, il Gual, il Marmalejo, il Vijariego Blanco nonché alcune varietà di Verdello, di Malvasia, di Malaga e di Muscat.
In aggiunta alla produzione propria, la Bodegas Marba, per far fronte al continuo aumento di richiesta, acquista anche uva da altri agricoltori molto fidati ed ormai fidelizzati in oltre 25 anni di attività. La provenienza delle uve rimane tassativamente la regione di Tacoronte – Acentejo.
Il controllo di qualità segue sempre le linee guida del Señor Domenico Martin Cruz ed è basato sugli stessi criteri applicati per selezionare le uve autoprodotte. Tutto ciò al fine di garantire sempre il massimo in termini di qualità, gusto e profumo del prodotto finito.
Dal 2002 e fino ad oggi tutti i vini della Bodegas Marba sono stati pluripremiati in diverse categorie, e hanno ottenuto riconoscimenti per tre anni consecutivi (2011-2013) sia per il bianco, che per il rosato ma soprattutto per il rosso.
Ecco qui un elenco dettagliato dei premi ottenuti:
Bodega El Lomo si trova nella piccola città di Tegueste, a nord dell’Isola di Tenerife.
La Cantina nasce per volere e passione di Don Félix Rodríguez Rodríguez, un uomo con una capacità imprenditoriale eccezionale.
Alla fine degli anni ’80 investe buona parte dei suoi risparmi, frutto di oltre 30 anni di lavoro, per acquistare una proprietà di circa 30.000 metri quadri, situata in una zona chiamata “El Lomo” nei pressi del Comune di Tegueste.
Così come d’usanza nel luogo, comincia a produrre piccole quantità di vino per se’ e per pochi amici, ma rimane molto sorpreso dalla bontà dei ceppi presenti nella tenuta e decide quindi di sviluppare ed evolvere i metodi di lavorazione per estrapolare il massimo dell’aroma e del profumo dalle sue uve.
Don Félix Rodríguez Rodríguez ristruttura così il fienile presente nella proprietà e lo trasforma in una piccola Cantina con botti in acciaio e sistemi di controllo della temperatura di fermentazione. La capacità iniziale era di circa 6000 litri, destinati ad essere un “intrattenimento personale”.
Incontrando via via un sempre maggior gradimento popolare, ed avendo una sempre maggiore richiesta, si rese necessario ampliare l’area costruendo un nuovo fabbricato che permetteva di elaborare circa 120.000 kg di uva.
Oggi la Bodega El Lomo ha una capacità di lavorazione di oltre 250.000 kg. di uva ed è ai vertici per quanto riguarda la modernizzazione ed il controllo della qualità.
La caratteristica principale di questa nuova e modernissima Cantina è la sua verticalità. Si sviluppa infatti nel sottosuolo fino a oltre 5 metri di dislivello, permettendo di realizzare tutti i passi del processo di vinificazione esclusivamente per gravità senza l’uso di pompe che ridurrebbero la qualità del mosto.
Esiste anche un’area, in un altro fabbricato adiacente, appositamente progettato per la produzione di vini in barrique.
All’interno della tenuta vi è anche una sala destinata alla degustazione guidata dei propri vini con una capacità di oltre 80 persone.
La produzione moderna della Bodega El Lomo si suddivide in vini bianchi secchi, bianchi fruttati, rosati, rossi giovani, rossi a macerazione carbonica e rossi barrique.
Molto apprezzato è il Tinto Crianza, un vino in barricato dal rapporto qualità-prezzo davvero molto interessante.
Le Isole Canarie, nell’immaginario collettivo, sono conosciute principalmente come località turistica e come luogo del divertimento più sfrenato. Non tutti sanno che, oltre agli incantevoli paesaggi ed alla superiore qualità della vita, vi sia una fiorente economia basata sul commercio, sull’artigianato e principalmente sull’agricoltura.
Il vino qui alle Isole Canarie è una cosa seria… sull’isola di Tenerife quasi la metà delle coltivazioni sono adibite a vigneti e le istituzioni locali si impegnano non poco a promozionare questo fantastico prodotto dell’uomo e della terra.
Esiste un Museo del Vino, meta turistica tra le più gettonate e vari locali a tema tra cui la famosa La Casa del Vino dove, con pochi euro, si possono degustare quasi tutti i vini delle cantine locali.
Non mancano poi le Fiere del Vino che sono il principale canale promozionale e che permettono, ai turisti di far conoscere le varie Bodegas ed il vino canario più in generale, ed alla popolazione locale di ritrovarsi insieme e discutere della bontà di questo o di quel vino diventando di fatto un punto di ritrovo settimanale. Si… perché qui alle Isole Canarie di fiere del vino mediamente ce n’è una alla settimana!
Le Isole Canarie sono l’unica regione al mondo rimasta totalmente immune alla filossera . Anche se non se ne conosce la motivazione, la realtà è che non è mai stata rilevata la presenza di questa terribile piaga in nessuna delle isole. Conseguentemente tutti i vigneti sono a “pie franco”, consentendo una interazione totale tra la pianta e la terra, il che contribuisce a donare ai vini una marcata mineralità.
La vite raggiunse le Canarie con i primi coloni provenienti dalle diverse regioni spagnole, portoghesi, genovesi, flamencos, etc.a partire dal 1402. Ciò significa diversità di origine del materiale vegetale, nonché diversità nelle pratiche di coltivazione delle vigne che furono acquisite negli anni dai diversi colonizzatori. Per questo motivo è molto difficile stabilire se le Isole Canarie sono l’ultimo paese di coltivazione del vino del “Vecchio Mondo” oppure il primo del “Nuovo Mondo”.
Il flagello della filossera colpì l’Europa prima che si utilizzasse la tecnica di innesto e provocò quindi la perdita di molte varietà di vitigni che invece si trovano ancora intatti nelle Isole Canarie. Si è conservato un patrimonio vinicolo straordinario in gran parte endemico. Attualmente ci sono più di 80 varietà differenti identificate.
Le tecniche di coltivazione utilizzate sono diverse e sono condizionate dalle caratteristiche climatiche di ciascuna area, dalla terra, dalle tecniche conosciute dai coloni e dalle esigenze intrinseche di ciascuna varietà.
Attualmente vengono utilizzate tecniche di coltivazione tradizionali a spalliera (Listan Blanco), ma la maggior parte sono ancora effettuate a filari.
Il terreno varia notevolmente da una tenuta all’altra, in generale si tratta sempre di terreno giovane e con poca evoluzione a causa della sua origine vulcanica, causa principale dell’originalità tipica che caratterizza i Vini Canari.
Il clima è condizionato dall’influenza degli Alisei provenienti dal Nord Atlantico che raggiunge le isole carico di umidità. Il suo effetto è maggiore sulle isole che presentano rilievi piu’ alti, come ad esempio Tenerife, creando un clima temperato unico per questa latitudine.
Tuttavia non sono solo gli Alisei a condizionare il clima, anche l’altitudine gioca un ruolo molto importante permettendo che, in un territorio cosi’ piccolo, possano coesistere a poca distanza climi che vanno dal tropicale al continentale.
Si dice che sulla sola Isola di Tenerife vi siano più di 500 microclimi differenti.
Tutto ciò crea le condizioni ideali per la coltivazione della vite ed in condizioni molto differenti dal nord al sud di ogni isola. Questi fattori uniti all’orientamento delle coltivazioni, che sono naturalmente piu’ esposte all’umidità sui versanti nord, sono le motivazioni che spiegano la ricchezza e la diversità di questo prestigioso vino.
I Vini di Tenerife devono tutta la loro unicità alll’influenza benigna del freschi e umidi alisei dell’Atlantico. Sul versante settentrionale della dorsale dell’isola, ed interamente su terreno vulcanico, trova luogo la D.O. Tacoronte Acentejo.
Essa si estende su una vasta area pari a 2422 ettari e comprende i comuni di Tacoronte, Santa Ursula, Tegueste, la Matanza, la Victoria, El Sauzal, la Laguna e una parte di Santa Cruz.
Da sola rappresenta il 40% della superficie coltivata a vigneti dell’Isola di Tenerife ed il 20% dell’intera area vitivinicola delle Isole Canarie.
i Vini della D.O. Tacoronte Acentejo provengono da vigneti situati a diverse altitudini che vanno dai 100 ai 1000mt sul livello del mare.
Le varietà di uve bianche coltivate sono, Listán bianco, Gual, Verdello, Malvasia, Moscato e Vijariego; mentre le uve nere sono Negramoll e Listán Negro.
Le vigne si trovano su terrazze ricavate su ripidi pendii esposti a nord e di fronte al mare. I terreni sono rossastri, ricchi di sostanze organiche, con un basso tenore di calcio e con un’abbondante proporzione di azoto, fosforo e potassio.
Sole, vento e terra vulcanica, insieme al mare ed un clima diverso benigno e stabile, sono gli ingredienti naturali e unici che coniugano la straordinaria personalità dei vini provenienti da questa zona.
La “Bodegas Marba” è l’essenza di tutti questi fattori, il suo vino è tra i più apprezzati delle Isole Canarie, grazie anche alla dedizione con la quale la famiglia Martin Cruz Baez coltiva e cura i propri vigneti e vinifica le uve di questa incantevole terra.
La Bodegas Marba è tra le più premiate cantine sia a livello locale, sia a livello nazionale che internazionale.
I Vini di Tenerife sono sempre più apprezzati in tutti quegli Stati dove vengono esportati, grazie anche al supporto dei Consorzi di Denominazione di Origine.
Sul versante settentrionale dell’Isola di Tenerife, sotto il presidio del maestoso Teide, si estende l’area di coltivazione dei vigneti della “D.O. Valle de La Orotava” che occupa buona parte della regione omonima. I vigneti si trovano ad altitudini che vanno dai 400 agli 800 metri sul livello del mare. Tale zona include le città de La Orotawa, Los Realejos e la caratteristica Puerto de la Cruz.
I Vini della D.O. Valle de la Orotava sono principalmente autoctoni. Le principali varietà di uva bianca coltivata sono la Gual, Bastardo Blanco, Forastera Blanca, Listán Blanco, Malvasía, Marmajuelo, Moscatel, Verdello e Vijariego.
I rossi invece sono il Bastardo Negro, Listán Negro, Malvasía Rosada, Moscatel Negra, Negramoll, Tintilla e Vijariego Negra, tutte varietà autoctone sopravvissute, come detto in precedenza, all’assenza della filossera e che danno vita ad un vino con un gusto ed un profumo introvabili in altre parti del mondo.
La “Bodega Tafuriaste” fa parte della D.O. Valle de la Orotava e produce dei vini superlativi sia bianchi, sia rossi, ma il vero fiore all’occhiello della sua produzione è comunque il Rosado Afrutado, un vino unico, elaborato con uve di Listán Negro. Ha un colore rosa lampone intenso, fruttato all’olfatto, dolce e giovanile.
Ideale da gustare come aperitivo, non disdegna l’accostamento a pietanze a base di riso con carne o pesce, pollame, frutti di mare e crostacei, combinazioni di pasta, formaggi ma sopratutto torte e dolci.
I Vini dell’isola di Tenerife sono molto diversi tra loro a seconda della provenienza.
La regione vitivinicola di produzione “D.O.Ycoden-Daute-Isora” si trova nell’angolo nord occidentale dell’Isola di Tenerife, pertanto presenta un doppio fronte all’Oceano Atlantico.
L’attuale Denominazione di Origine è l’erede della regione di “Icod de Los Vinos”, nota produttrice del vino canario che tanta gloria ha raggiunto in passato e che fu tanto celebrato dai personaggi di William Shakespeare.
Il predominio delle varietà di questa zona sono le autoctone Listan Blanco e Listan Negro dalle quali si ottiengono vini bianchi, rosati e rossi giovani.
Esiste anche una limitata ma interessantissima produzione di vino dolce, ottenuto fondamentalmente da varietà di malvasia e moscato.
La Bodega “Viñátigo” di questa regione ne è l’icona e produce vini monovarietà a dir poco maestosi sia giovani che barricati.
Valle de Güímar è la regione vinicola situata nella valle omonima e comprende i comuni di Güímar, Arafo e Candelaria, si estende per circa 1500 ettari passando da un un dislivello di 200mt fino ai 1600mt di altitudine.
I ceppi di uve bianche rappresentano il 62% del raccolto mentre i ceppi di uve nere sono situati nelle zone più alte. La varietà bianca di maggioranza è la autoctona Listán Blanco, in misura minore si coltivano Moscato, Gual, Verdello, Malvasia e Sabro.
Tra le varietà di uve nere invece le più diffuse sono il Listan Negro ed il Negramoll, ambedue autoctone mentre, solo nei nuovi impianti, cresce la produzione di Caberbet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Cabernet Ruby, Syrah e Tempranillo.
In Valle de Güímar il terreno vulcanico e la predominanza dei venti Alisei conferiscono il carattere speciale del vino di questa regione, che viene magistralmente interpretato dalla “Bodega Candido Hernandez Pio” con il vino “Calius” nelle sue varietà Blanco Seco, Tinto tradicional Joven e Tinto Crianza.
Canarian Wine® distribuisce Vini delle Isole Canarie puntando sopratutto sulla qualità e sull'unicità di questi straordinari vini.
Questo Negozio Online è riservato a tutti i Clienti Privati che non sono possessori di Partita IVA.
Se sei un Cliente Business con partita IVA puoi acquistare il vino online sul sito web dedicato cliccando sulla seguente immagine:
Canarian Wine®
...El Vino con Alma
Calle El Peralillo, 3 - Apt. 34
38670 Costa Adeje - SCT
Tenerife - Spagna
Partita Iva: ES/B76683788
Telefono: +39 011 19116128 (linea italiana)
Email:
Sito Internet Raccomandato da:
